Conoscere le tappe del normale sviluppo del linguaggio permette ai genitori di monitorare la presenza di eventuali problematicità.
In caso di dubbi, è sempre bene rivolgersi al proprio pediatra e valutare insieme il da farsi.
I SEGNALI DA MONITORARE NELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
Generalmente, nei bambini piccoli, è molto difficile se non impossibile prevedere l’evoluzione del linguaggio; tuttavia ci sono alcuni segnali da tenere in considerazione:
Tra i 2 e i 4 mesi il non alternare ascolto e vocalizzi; il non calmarsi sentendo la voce della mamma.
Tra i 4 e 9 mesi il mancato spostamento della testa in direzione dei suoni, la mancata risposta al proprio nome, il non vocalizzare e il non pronunciare sillabe
Tra i 10 e i 18 mesi la mancata comprensione di brevi frasi come “dov’è la mamma?” e l’assenza di pronuncia di parole semplici come “mamma” o “papà”
A 18-20 mesi l’assenza o ridotta presenza dei gesti dell’indicare, del mostrare, del fare “ciao” con la mano o “no” con la testa
A 24-30 mesi l’assenza o ridotta presenza del gioco simbolico o “gioco del far finta”, per cui un oggetto (ad esempio un cubo di plastica) non viene usato come se fosse un altro oggetto (un’automobile)
E se il bambino parla tardi? I parlatori tardivi sono bambini che hanno un ritardo del linguaggio ma che, intorno ai 4-5 anni di età, si sbloccano. Questi bambini presentano una compromissione del linguaggio espressivo e molto raramente di quello recettivo.
Un pediatra per amico.