Crescere sbagliando
La crescita prevede sbagli, cadute e ripensamenti che stimolano nuovi punti di vista necessari allo sviluppo
Ci sono bambini che vanno benissimo a scuola, eccellono nelle discipline sportive, e seiniziano nuove attività le portano avanti con impegno e aspirando sempre al massimo. Sono descritti come educati, attenti, precisi, rispettosi degli impegni e degli altri. Ma cosa succede se questo “bambino perfetto” prima o poi fallisce?
Difficoltà non sempre visibili
Poter confermare le aspettative dei genitori è il modo più facile per i bambini di essere visti e riconosciuti, ma oggi le aspettative di madri e padri sono sempre più alte e non sempre adeguate all’età del figlio. Oltre alla scuola e ai compiti per casa il bambino deve fare sport, imparare uno strumento musicale, fare teatro, impar
are le lingue straniere. In questo modo però, il tempo e lo spazio del bambino per essere sé stesso diventano carenti (secondo l’Istat circa il 20% dei bambini non ha tempo libero durante la settimana). L’unica cosa importante sembra essere imparare cose nuove e vincere.
Come comportarsi quindi?
Per crescere bisogna commettere degli errori, bisogna cadere e avere dei ripensamenti che aiutano a sviluppare nuovi punti di vista e nuove possibilità di sviluppo. Inoltre l’ansia da prestazione che garantisce brillanti risultati è la stessa che con il passare degli anni può determinare blocchi emotivi del futuro adolescente, che per paura di sbagliare può scegliere di non rischiare e di conseguenza rimanere bloccato di fronte alle scelte e ai rischi che la crescita gli presenta.
Un pediatra per amico.