Basta smartphone davanti ai figli. Lo studio: “Date il buon esempio e lasciateli annoiare a guardare il mondo”
Una rapida occhiata alla mail dell’ufficio mentre si è al cinema, o a cena con i propri figli, sembra un gesto innocuo ma si sta rivelando un boomerang insidioso. L’internet-mania, infatti, è contagiosa. E sta influenzando già abitudini, salute e performance scolastica dei giovanissimi. A lanciare l’allarme è Aric Sigman della Royal Society of Medicine, convinto che la vita familiare e lo sviluppo dei più piccoli debbano essere protetti dall’intrusione di tablet e smartphone.
La soluzione? Gli adulti devono ricordare il loro ruolo di modelli, comportandosi in modo adeguato. Cioè fissando regole come ‘pasti screen-free’ e preoccupandosi del fatto che chat e giochi sul telefonino non devono intromettersi nelle conversazioni familiari.
L’esperto suggerisce anche di mettere un limite al tempo passato dai piccoli davanti agli schermi: non più di due ore al giorno escluso il tempo trascorso a scuola. Insomma, i genitori devono mettere il lucchetto a tablet e telefonini, lasciando ai figli il tempo per rilassarsi, annoiarsi e trovare da soli il modo per divertirsi.
“La noia – ha spiegato sul ‘Daily Mail’ l’esperto nel corso di un incontro a Londra – è una cosa buona per i bambini, dà loro il modo per scoprire come distrarsi da soli”. E i dati ufficiali, ricordati dall’esperto, gli danno ragione. Entro i 7 anni i nativi digitali ormai hanno giocato con cellulari e tablet per l’equivalente di un anno intero, 24 ore al dì. Cifra che sale a tre anni pieni entro il 18.esimo compleanno.
L’uso di internet fra i ragazzi di 16-24 anni è triplicato in un decennio, tanto che alcuni ormai passano più tempo in rete che a dormire. Prontezza, attenzione concentrazione e umore dei bambini sta risentendo di questa overdose, avverte Sigman. Ecco perché, conclude, è il momento di intervenire.