Cosa possono fare i genitori?

Da 0 a 1 anno

  • Guardate sempre il bebè negli occhi quando gli parlate
  • Usate un tono di voce tranquillo, eloquio lento e molti sorrisi!
  • Abbinate alle parole intonazione della voce, espressioni del volto e gesti
  • Parlategli tanto, commentate i momenti di cura “ora cambiamo il pannolino”, le sue attività, i suoi desideri
  • Usate parole concrete e frasi brevi ma complete
  • Ascoltate e interpretate quello che lui vuole comunicare, ripetetegli la parola e la frase che vorrebbe esprimere sorridendo es. sorride “Come sei contento!”
  • Ripetete le sue produzioni “lalala” e fate pause di silenzio
  • Insegnategli i nomi delle persone e gli oggetti famigliari
  • Lodate e sollecitate l’uso di gesti, vocalizzi e lallazioni
  • Tante canzoncine, filastrocche, giochi cucù settete, giochi con i suoni onomatopeici , i versi degli animali,..
  • Abituatelo ai libricini fin da piccolo: denominate, descrivete, raccontate!!
  • Giocate insieme a lui

Da 1 a 3 anni

  • Conversate con il bambino faccia a faccia, ponendovi al suo livello
  • Voi siete il suo modello! Parlategli in modo lento e rilassato, variando volume e tono della voce, accompagnando le parole a gesti, espressioni facciali e linguaggio del corpo.
  • Usate parole concrete e frasi brevi ma complete che poi saranno sempre più complesse in base alle capacità di comprensione del bambino; evitate discorsi troppo lunghi.
  • Commentate ciò che è il suo centro di attenzione, quello che fa, che sta succedendo, che è successo, che succederà «ora ti preparo il latte».
  • Dite il nome  delle cose che lo circondano e interessano e descrivetele, evitate termini generici o bebè, aggiungete qualche informazione in più es. “è una palla” “una palla rossa”. Sfruttate le esperienze, parlategli di ciò che vedrete prima durante e dopo ad es. una passeggiata al parco.
  • Date un nome alle emozioni e sentimenti ad es. «come sei contento oggi!».
  • Prestate attenzione, ascoltate e interpretate quello che vuole comunicare il bambino coi gesti o parole ripetendo la parola o la frase per confermare il suo messaggio es. il bambino indica la pappa, voi «Si, pappa, lo sai dire pappa?» «Mangiamo la pappa», «La pappa è buona».
  • Non stancatevi di ripetere la stessa parola più volte in contesti diversi.
  • Quando inizia a dire qualche parola espandete il suo discorso es. lui dice “appua” voi “hai sete? prendiamo l’acqua in frigo”.
  • Non forzate il bambino a ripetere le parole o dire il nome es. “Cos’è quello?”. Il bambino capirà subito che state cercando di verificare il suo linguaggio ed eviterà di rispondervi, oppure inizierà a sentirsi insicuro.
  • Gratificate e lodate i suoi tentativi di comunicazione e l’impegno nell’ imparare parole nuove con sorrisi e dimostrazioni di affetto.
  • Lasciate anche degli spazi di silenzio per permettergli di “dire la sua” anche solo con “lalala”; se alle vostre domande non risponde dopo un po’ di tempo date voi la risposta!
  • Se dice male la parola NON correggetelo “no, si dice palla, ripeti!” ma semplicemente ditegli il nome dell’oggetto indicato “SI, è una palla!” oppure “ah vuoi dire palla?”. Il bambino si sentirà capito e la comunicazione tra voi andrà a buon fine!
  • Se dice male la frase riformulatela subito in modo corretto es. “tane bua” voi ”vuoi dire cane?” “si, il cane si è fatto male”
  • Evitate di far finta di non capirlo: è una strategia poco utile e molto frustrante per il bimbo!
  • Evitate di assecondare il suo modo di esprimersi fatto solo di gesti 
  • Quando proprio non capite ciò che il bambino vi dice non colpevolizzatelo ma piuttosto cercate di aiutarlo a spiegarsi, stimolatelo ad indicare o usare il gesto per farsi capire il suo messaggio, dimostratevi felici per essere riusciti a comprendervi.
  • Coinvolgetelo nelle attività quotidiane es. potete anche giocare a “riordinare” facendovi dare gli oggetti che ha utilizzato per mangiare
  • Giocate insieme al vostro bambino: capirà di più e dirà più cose, oltre ad arricchire la relazione tra voi ; sollecitate i giochi di imitazione e del far finta.
  • Proponete canzoncine e filastrocche abbinandovi gesti e mimica che diano significato alle parole. Usatela come abitudine durante la giornata!
  • Leggete spesso al bambino libricini, magari non solo come abitudine prima di andare a dormire la sera, ma anche durante la giornata. Metteteli nel cesto insieme ai giochi. Denominate e descrivete le immagini, indicando con il dito ciò di cui state parlando; stimolate la comprensione chiedendogli di indicare es. “dov’è il cane?”. Leggetegli storie semplici usando frasi brevi e semplici. Date un nome alle emozioni dei personaggi. Se non riesce a rimanere attento per la durata della storia, guardate solo le figure e descrivete quello che vedete. Scegliete libri adatti alla sua età.
  • Evitate tanta TV
  • Create spesso opportunità di contatto con altri bambini
  • Evitate un uso eccessivo di ciuccio o dito, riducete l’uso del biberon. I 3 anni sono l’età limite dopo la quale andrebbero eliminate queste abitudini.
  • Se mamma e papà parlano due lingue diverse non preoccupatevi, anzi è assolutamente positivo, purchè ciascuno usi sempre la stessa, possibilmente la propria lingua madre!
  • Se avete qualche dubbio sull’udito del bambino es. tiene alto il volume della tv, parla con un tono alto o vi chiede spesso di ripetere le cose, parlatene con il pediatra: otiti ravvicinate o prolungate possono influire sullo sviluppo del linguaggio
  • Se avete qualche dubbio circa il suo sviluppo linguistico parlatene con il pediatra che saprà consigliarvi o meno una valutazione specialistica: sarete più tranquilli e sereni, e ciò viene percepito anche dal vostro bambino.
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