Gli interessi per le attività sportive, culturali, artistiche ed espressive non si possono né imporre né far nascere sottoponendo al bambino un “menù” di scelte

Mamme, papà, nonne e nonni all’uscita di una scuola elementare: «Dai, vieni che dobbiamo andare a pallavolo»; «Sbrigati, Alessandra, ci sono le prove di teatro»; «Allora porti tu Marcello in piscina insieme a tuo figlio?». Si respirano entusiasmo e dinamismo, ma come non sentirsi un po’ esclusi da questo fervore se nostro figlio non mostra alcuna intenzione di dedicarsi a uno sport o al canto, alla danza o alla recitazione?

Troppe proposte, troppa confusione

A volte lo scarso interesse può nascere da un eccesso di richieste e di proposte da parte degli adulti – proposte fra le quali il bambino non riesce a orientarsi –, o da un’eccessiva pressione che si colloca a metà strada fra la preoccupazione e il giudizio negativo, che può far sentire il bambino inadeguato e insicuro. «Tanto non sono capace» è la risposta che alcuni genitori si sentono dare alla proposta di provare un nuovo sport, una nuova attività.

Aiutare a scegliere

Gli interessi non si possono imporre, né è possibile farli nascere sottoponendo al bambino un “menù” di possibili attività.

 

 

Un Pediatra per Amico

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