NON SOLO FLOP
Fare un buco nell’acqua (da cui la parola onomatopeica, che cioè riproduce un suono, “flop”). Prendere un abbaglio, o un granchio, o fischi per fiaschi, o lucciole per lanterne o Roma per toma… E, ancora fare la frittata, compiere un passo falso, prendere uno scivolone o una cantonata, come accade quando in auto si fa la curva troppo stretta e si finisce per urtare contro l’angolo di un edificio: sbagliare è una cosa talmente comune che ci sono mille modi di dirlo. Come tanti sono i motti che giustificano gli errori, ricordando al genere umano che “esperienza è il nome che si dà agli errori” (Oscar Wilde) e che “solo gli imbecilli non si sbagliano mai” (Charles de Gaulle).
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GENITORI “Sbagliando si impara”