Dove tablet e smartphone sono sempre più protagonisti del quotidiano, “Un libro” può fare ancora la differenza e sorprendere i bambini grazie alla sua interattività.
Quando si pensa all’interattività digitale vengono subito in mente frotte di strumenti elettronici dall’aspetto accattivante.
Ecco allora che la tecnologia smart si insinua nel quotidiano, nelle mani di adulti e bambini gli strumenti touch solleticano diversi bisogni sensoriali (tattili, visivi, uditivi) e finiscono per diventare un soporifero sostituto dell’interazione umana. Al ristorante, sui mezzi pubblici, in casa: lo sguardo a stento si solleva dagli schermi di nuova generazione. Se ci si pensa bene, però, esiste uno strumento più antico che, senza erodere la relazione interpersonale, favorisce stimoli interattivi e sensoriali multipli: il libro.
SORPRENDERSI CON LA CARTA
Non è casuale, forse, che l’edizione italiana del capolavoro di Hervè Tullet si intitoli proprio così. Un libro (nell’edizione originale Un Jeau) è uno stupefacente esempio di interattività su carta.
“Fai come ti dice e vedrai!”. Non è certo un albo da maneggiare con cura, anzi, chiede esplicitamente di essere strapazzato un pò.
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