Il primo ingresso in società: l’asilo nido

Il timore nell’affrontare esperienze sconosciute richiede la presenza empatica e fiduciosa dell’adulto

 

L’ingresso al nido è il primo evento di una lunga serie di distacchi dal luogo sicuro della famiglia e la prima volta in cui il bambino entra in una situazione sociale: bambino tra i bambini, in una condizione di parità, dove l’adulto non ha più la funzione genitoriale, dove tutti gli affetti sono da costruire ex novo.

Il giusto supporto
Il tumulto emotivo del bambino di fronte a un evento così sconosciuto e potenzialmente minaccioso può essere placato soltanto da due elementi. Da un lato, la calma e la tranquillità dell’adulto che lo accompagna, il quale non manifesta fretta di andarsene e di lasciarlo lì, ma, al contrario, si mostra desideroso di scoprire, conoscere e condividere con lui gli spazi e gli abitanti di quel luogo. Dall’altro, il sentire che l’adulto non sottovaluta e non sminuisce i suoi timori, ma lo conforta e lo incoraggia.

Una presenza empatica
Indicare a un bambino la strada significa percorrerla insieme e fare i conti con i propri timori di adulto, per non essere un ostacolo per il bambino. È necessario capire anche quello che le sue parole non dicono, ma il suo viso, il suo corpo e il suo comportamento sanno esprimere. La serenità dell’adulto è qualcosa che il bambino respira a pieni polmoni e per lui è l’equivalente di una forza tranquillizzante che permette di aprire, senza timori, qualsiasi porta.

 

 

Un Pediatra per Amico

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E’ TEMPO DI PENSARE ALL’ASILO