Voglio dormire!

I modi di addormentarsi e i luoghi del sonno cambiano nel corso della crescita, di pari passo con la capacità di gestire la separazione dalle figure di riferimento e dagli ambienti conosciuti

 

Dopo i primi quattro mesi di vita, il bambino inizia a comprendere la differenza tra sé e gli altri: ecco che il momento di addormentarsi viene vissuto come una separazione dall’adulto e dall’ambiente e può subentrare l’ansia legata all’imprevedibile e allo sconosciuto. Le routine e i rituali prima della nanna diventano importanti, perché consentono al piccolo di “prevedere” ciò che sta per accadere.

Come, dove?

L’addormentamento può avvenire con un contatto diretto con l’adulto, in braccio o distesi vicini nel letto, oppure attraverso una vicinanza fisica senza che il bambino venga toccato, con la luce accesa, con oggetti “di conforto” (come i pupazzi), accompagnato da suzione e/o alimentazione (seno o biberon). Alcuni bambini dormono per la maggior parte della notte nel lettino, altri nel lettone e in molti casi vengono spostati di letto durante la notte.

Faccio come i grandi

Per un bambino avere accanto un adulto addormentato (o che finge di esserlo) è molto più di aiuto rispetto a un adulto sveglio che cerca di “farlo addormentare”.

 

 

Un Pediatra per Amico

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NANNA: ROUTINE E RITUALI CHE AIUTANO IL BAMBINO