Il linguaggio è il più importante prerequisito che il bambino deve possedere per un buon apprendimento scolastico: se il tuo bimbo non pronuncia bene le parole o non si esprime in modo chiaro e corretto è meglio rivolgersi ad un logopedista.
Per aiutarlo a casa è importante stimolare l’aumento del suo vocabolario e un linguaggio sempre più complesso (necessario per scrivere temi, per le interrogazioni,…) parlandogli come se aveste di fronte un adulto:
- stimolate il bambino a raccontare gli avvenimenti della giornata, dando voi per primi il buon esempio, se non è chiaro guidatelo con domande o riformulate in forma corretta ciò che voleva dire;
- leggete insieme librini illustrati di lunghe storie e stimolatelo a raccontare;
- non usate parole semplici o generiche per es. non “metti quello li” ma “metti a cartellina sulla poltrona” , usate sinonimi ad es “questa torta è squisita” anziché “questa torta è buona” e assicuratevi che si abitui a chiedere il significato di parole nuove; sfruttate le esperienze per insegnare parole nuove e ripetetele in contesti diversi.
- è possibile stimolare un aumento del vocabolario con semplici giochi come “il bastimento carico di ..” e a turno si dice una parola di una categoria o sottocategoria ad es. oggetti della cucina , animali del bosco, mestieri, parti del corpo, frutta, mezzi di trasposti, cibi dolci, ciò che è fatto di legno, ecc… ; divertente è anche il gioco degli indovinelli in cui si danno indizi e l’altra persona deve indovinare l’oggetto o l’animale misterioso sulla base delle sue caratteristiche ad es. ha due ruote e un manubrio, la si pedala, serve per spostarsi , è fatta di ferro , la si tiene in garage,..
- lodate il bambino quando parla dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri e commentate insieme a lui.
Fa parte del linguaggio la consapevolezza metafonologica, fondamentale per imparare a leggere e scrivere, che è la capacità di operare sui suoni (lettere) delle parole:
- giochi come “è arrivato un bastimento carico di parole che iniziano con la sillaba.. BA” oppure, successivamente “con il singolo suono B”, “come comincia..ad es. il nome della mamma?”
- treni di parole dove la sillaba finale è l’iniziale della parola successiva es. “saLE-LEone,..”
- fare lo spelling con parole corte “a-p-e” “ape”
- giochi di rime es. “Martina prende la farina”, lettura di filastrocche
- distinguere parole corte e parole lunghe es. treno è più corta di coccinella,… .
Se il bambino fatica in queste attività conviene rivolgersi ad un logopedista che con qualche seduta può aiutare il bambino a prendere dimestichezza con i suoni per scomporre e ricomporre le parole .
copyright http://barby1975.blogspot.it/2012/09/primo-giorno-di-scuola.html