Alcuni segnali permettono ai genitori di capire se il neonato sta prendendo tutto il latte di cui ha bisogno per crescere
Quando hanno fame i bambini sollevano le palpebre, aprono la bocca, mostrano la lingua, girano la testa, emettono suoni, portano le manine alla bocca. Si tratta dei segnali iniziali: in questi casi i bambini sono generalmente calmi e pronti per mangiare, ma se dopo un po’ la mamma non li allatta diventano sempre più irrequieti e piangono. Per questo il pianto deve essere interpretato come un segnale tardivo di fame.
Cogliere i segnali
Ma ci sono alcuni bambini che sono più timidi o arrendevoli di altri. Iniziano, cioè, a mostrare i tipici segnali di fame, ma se dopo un po’ la mamma non li prende in braccio per allattarli può capitare che si rimettano a dormire e non arrivino a piangere, distanziando troppo le poppate.
Il circolo virtuoso del latte
I neonati richiedono di essere allattati 8-12 volte al giorno proprio per ricevere tutte le calorie necessarie alla crescita e per far aumentare la produzione di latte della mamma. Alla nascita i livelli di prolattina, l’ormone che stimola la produzione di latte, sono talmente alti che una mamma potrebbe allattare più neonati. Ma se un bambino nelle prime settimane della sua vita succhia poco frequentemente e per poco tempo, i livelli di prolattina della mamma si abbasseranno e lei produrrà una quantità di latte insufficiente.
Un pediatra per amico